Perché la Medicina Olistica come la Tecnica Craniosacrale insieme al Rilascio Somato-Emozionale funzionano su diversi fronti di malessere?

Come dice la parola stessa, una tecnica Olistica prende in considerazione tutte le caratteristiche e gli aspetti della persona in esame, nella sua interezza, nella sua globalità di essere umano.
A differenza della medicina convenzionale la cui utilità è senza dubbio comprovata soprattutto in ambito d’urgenza e si basa principalmente sull’affrontare il sintomo e ripristinando, ove e quanto possibile, il funzionamento dell’organo o del sistema bersaglio, una tecnica come la Craniosacrale e il Rilascio Somato-Emozionale affrontano il malessere, o meglio, il disagio, a trecentosessanta gradi. Un qualsiasi problema viene infatti considerato non come un semplice malfunzionamento ma una mancanza di equilibrio globale. Questo infatti può sì avere componenti biologiche, ma molto spesso queste ultime sono riconducibili anche a fattori emotivi, energetici e, perché no, anche spirituali.
Come indicava infatti un famoso medico ayurvedico, Sushruta:
“L’individuo sano è colui che ha umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ognuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti”.
E’ facile notare che questa definizione considera i tre principali aspetti della vita della persona: corpo mente e spirito.
Anche L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha fatto letteralmente proprie questa parole nella sua definizione di salute: “La salute è uno stato di pieno benessere fisico, psichico e sociale”.
Quando ci affidiamo ad una terapia olistica e, dove necessario, come integrazione ad una terapia sanitaria convenzionale, abbiamo deciso di considerare il nostro benessere non solo come una eventuale eliminazione di una fastidiosa e/o dolorosa sintomatologia, bensì una crescita personale e una riscoperta di quell’armonia propria che ci permetta di affrontare il nostro presente in modo più equilibrato, dove lo stress non avrà più il sopravvento sul nostro essere, dove eventuali malattie non si ripresenteranno più con quell’assidua presenza sgradita o dolorosa ma, eventualmente, come sporadiche apparizioni atte a ricordarci o indicarci che stiamo facendo qualcosa non utile al nostro vero benessere.
La craniosacrale per esempio con la sua tecnica esperta, dolce e non invasiva, libera restrizioni corporee favorendo moltissimo lo scorrere dei liquidi linfatici ed ematici, fonte e percorso di nutrimento e difesa. Inoltre questa tecnica lavora molto sul riequilibrio del sistema nervoso autonomo che è il soggetto principale del sistema di autoguarigione. Ad esempio alcuni studi hanno evidenziato che lievi movimenti attivano dei recettori (meccanocettori di tipo III e IV) che sono a stretto contatto con l’ipotalamo, soprattutto con il suo nucleo anteriore che è predisposto al controllo della parte parasimpatica, e quindi a riportare ad un livello più equilibrato e di calma la persona. A cascata si è in contatto sia con la parte endocrina (vedi la stretta connessione con l’ipofisi, asse ipotalamico-ipofisario) sia la parte emotiva del sistema libico che la parte viscerale visto il suo collegamento con alcuni nervi cranici, il X in particolare. Tutto ciò ne consegue che il corretto funzionamento e l’equilibro di questi sistemi favoriscono il corretto esercizio dei vari processi come il controlli del metabolismo, l’attività cardiaca, il regolamento circadiano, la pressione arteriosa, il buon funzionamento del sistema immunitario, ecc.
E, soprattutto, lo stress fisico e/o psichico saranno solo un lontano ricordo!

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